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IN ARRIVO TSUNAMI FINANZIARIO PER LE IMPRESE?

Voglio  rivolgere l’attenzione di questo post a:  tutte le partite IVA,  i commercianti e le piccole e medie imprese.  Nella speranza che la mia ipotesi sia sbagliata, ma se così non fosse, spero con questo articolo possa essergli di aiuto.

E’ rivolto In maniera particolare, a tutte le moltissime Aziende  che  per ovvie ragioni commerciali  sono costrette a lavorare con le banche.  Utilizzando i fidi,  castelletti ecc. E nella possibilità di quello che, nessun imprenditore non vorrebbe accadesse mai,  quando questa emergenza sarà finita.

Chi  lavora con questi strumenti finanziari, e in questo momento non può versare incassi perché  è stato costretto a fermare l’attività. Se non lo aveva già fatto, ma ne dubito, sarà costretto ad utilizzare il fido. Con il rischio di provocarne una rapida discesa fino al limite dell’utilizzo. E molto probabilmente a respingere per mancanza di fondi: ri.ba, utenze, assegni e pagamenti vari.

A seconda poi di quanto durerà questa emergenza,  e dalle risorse economiche che l’imprenditore  avrà bisogno per riprendersi, rischierà di non avere la liquidità necessaria per riattivare  la normale gestione aziendale.

Molti di loro pur di riprendere l’attività, tenteranno di farsi autorizzare dalla banca un ulteriore sconfinamento, ma con il rischio  di mettere in gioco e perdere: immobili e altre garanzie varie. Ad altri invece,  non gli sarà concesso nulla,  e se l’istituto non vedrà migliorare il saldo dello scoperto in breve tempo, si vedranno purtroppo recapitare la temuta revoca degli affidamenti.

A nulla servirà giustificarsi con la banca che a causa di una "piccola pandemia", abbiamo dovuto chiudere per settimane la nostra attività.

Le banche sono imprese commerciali private,  e per avere degli utili devono minimizzare al massimo le perdite. Non pensiamo quindi, che quando arriverà il momento, il direttore dell’istituto si metterà una mano sul cuore, e  capirà la situazione.  Ci darà un amichevole pacca sulla spalla, dicendoci:

<< non preoccuparti non è stata colpa tua!>>.

Quando tutto rientrerà nella normalità se la nostra situazione sarà così, e non riusciremo a riprenderci in breve tempo, non potremo aspettarci altro che la revoca degli affidamenti bancari.  

Quando  un imprenditore si vede recapitare la raccomandata della revoca fido, quasi sempre entra in panico e non sa più che cosa fare.  Prospetta subito  per la sua impresa scenari catastrofici,  e l’unica possibilità che crede lo salverà, è quella di cercare aiuto nel direttore. Quello che  fino a ieri, quando le cose andavano bene e  come voleva lui, credeva un amico.  Quello che, in più di un occasione si è finto un buono,  e  gli ha fatto credere di avergli  concesso condizioni esclusive e particolari.

Della serie: << la mia banca è diversa!>> .

Purtroppo però, l’amico direttore, oggi come oggi, non ha più il potere decisionale  di vent’anni fa, e tutte le revoche degli affidamenti arrivano dalle sedi centrali.

Quando mi occupavo di recupero crediti, e dovevo gestire questo tipo di situazioni, accadeva molto  spesso che il cliente in questione, fosse appena stato in banca  per delle operazioni, e nell’occasione aveva  incrociato il direttore. Lui però all’oscuro di tutto, non gli aveva certo comunicato la notizia. Nel pomeriggio poi, quando riceveva la mia visita,  ci voleva del bello e del buono per fargli capire che in questi casi le iniziative partono dalle sedi centrali, e molto spesso le filiali, a meno che non vadano a controllare non ne sanno proprio nulla.

Quindi imprenditore, io ti auguro veramente di NO! Ma se ti succedesse una cosa analoga, il mio consiglio è quello di non farti assolutamente prendere dal panico. Prima di prendere ogni tipo di iniziativa o accordo bonario di rientro che ti potrebbe consigliare la filiale, informati molto bene con chi non è di parte. Perché una volta firmato un accordo il quale non sai quali conseguenze potrebbe avere, non puoi più tornare indietro.

Sappi che, le soluzioni alternative esistono . Non ti prometto che ne uscirai bianco come un giglio, questo NO! Ma esistono varie possibilità per gestire queste situazioni senza aggravarle ulteriormente.

Un augurio a tutti gli imprenditori Italiani e che il cielo ci assista!

Se NON vuoi continuare ad essere schiavo delle banche clicca qui per scoprire chi sono e perchè posso aiutarti!

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